| La morte di Benny Paret è stata terribile e frutto di una gravissima responsabilità dell'arbitro (oltre al senso del pregiudizio di Paret, che scherniva pubblicamente Griffith dandogli dell'omosessuale), che non ha fermato il match allorchè il cubano era palesemente fuori combattimento, l'unica cosa che lo tenevano in piedi erano le corde, nelle quali per sua fatale sfortuna ci rimase aggrovigliato. Il peso medio italiano non lo conoscevo, mentre so che la vicenda di Owen lasciò un pò di cordoglio fra gli appassionati di pugilato, essendo un pugile che istintivamente destava simpatia, forse a causa del suo aspetto un pò sgraziato. La vicenda di Di Chiara è stata una fatalità, so che il suo staff, a causa dell'impreparazione in momenti del genere, abbia danneggiato ulteriormente le sue condizioni, già disperate: dopo esser svenuto per l'emorragia cerebrale, hanno pensato di sollevargli le gambe, facendogli andare tutto il sangue nel cervello, accelerando così la sua fine (così so, ripeto, me lo raccontò il mio allenatore)... Johnson è morto da gladiatore, ha cercato con tutte le sue forze di non perdere il titolo, a costo della vita. Era campione del mondo solo da qualche mese, c'era riuscito dopo tanti sacrifici, verso la fine della propria carriera (mi pare che avesse 35 anni) battendo Stefano Zoff. Probabilmente la visione dell'eventualità di non poter più possedere la cintura dovrebbe averlo spinto ad andare oltre, troppo oltre i propri limiti. Le altre vicende non le conoscevo, a parte quella di Ray Mancini. Tuttavia nella lista mancano alcuni macabri incontri, fra cui un vero e proprio scandalo: la morte di una giovane promessa, che sto cercando da un'ora ma che non trovo, cazzo... sconfisse l'avversario ai punti, però subì dei gravi danni, agli occhi mi pare, a causa di una controversia riguardo i guantoni dello sconfitto, ora non ricordo precisamente; poi le morti causate da Baer, Robinson ecc...
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